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ARGOMENTO: Carburazione con analisi gas di scarico

Carburazione con analisi gas di scarico 04/04/2015 19:01 #7480975

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si, ma i rimandi esterni per le regolazioni non avrebbero di certo compromesso l'affidabilità ed i traguardi ingegneristici. Se proprio nessuno sarebbe riuscito a fare meglio di loro tanto valeva non mettercele proprio le regolazioni aria. quindi, se ci sono è perchè vanno usate in base alla differenza di condizioni ambientali in cui la moto opera.


Juza
Runnata.

Carburazione con analisi gas di scarico 04/04/2015 20:01 #7480989

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Di certo avrebbero invogliato gli apprendisti stregoni a pasticciare ancora di più di quanto già fanno :whistle:

Le viti aria sono regolabili, ma non per via delle diverse condizioni ambientali, che richiedono aggiustamenti marginali
Una volta a posto, la moto va bene a livello del mare come a 3000 metri (almeno con il Kedo), col sole e con la neve, non c'è affatto da toccarle ogni 3x2
Le poche regolazioni esistono perché qualche piccola differenza fra un esemplare e l'altro può esserci, e poi quei carburatori servono a decine di moto, dai mono ai 4 cilindri
Ducati ad esempio li impiegava sui 600, 750, 800, 900 e 1000 cc
Ovvio che ci sia la possibilità di variare getti e quant'altro, i corpi sono gli stessi e devono servire ad applicazioni molto differenti
Ma vivaddio non siamo più ai tempi in cui dopo una gita occorreva ricalibrare la carburazione
Vi suggerirei del pantoprazolo... sono indigesto, causticamente disponibile ;-) ...e pure cinico.
Ah, dimenticavo... giudice da tastiera
Dicono anche che non sto bene, però fin qui ci sono arrivato, io

Carburazione con analisi gas di scarico 05/04/2015 21:48 #7481127

  • superasso
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pgc580 ha scritto:
Juza ha scritto:
Ma i geni della Mikuni, mi domando continuamente, non potevano mettere dei rimandi flessibili esterni per le regolazioni?!! maledetti, non sarebbe costato nulla fare lo stampo predisponendoli.
I geni della Mikuni fanno carburatori, e li equipaggiano come li chiede il cliente, in questo caso Yamaha
Se l'avessero chiesto, ci avrebbero messo pure la vite del minimo comandata dalla voce del pilota via Bluetooth
La Yamaha ha creato una moto che davvero richiede pochissimi interventi, è affidabile e duratura, e anzi meno ci si mettono mani inesperte e meglio è.
Certo, si deve partire dal presupposto che la moto sia originale, in questo caso se si guardano (nel senso letterale del termine, non "si toccano") i carburatori una volta l'anno durante l'inverno è già molto

Se invece ci ha messo le mani qualcuno cambiando questo e quello con roba più o meno artigianale e scelta a muzzo, allora è problematico venirne a capo
Una moto come la ST 750 non è un Califfone anni '60, ma un bicilindrico 10 valvole con contralberi da quasi 100 CV/litro, frutto di studi durati anni da parte di legioni di ingegneri, collaudatori e reparti esperienze, che dispongono di attrezzature enormi, come si fa a pensare di migliorarla da soli in uno scantinato?
Al massimo si riesce a mettere una pezza se si è rotto qualcosa

parole sante...........aggiungo anche che non ha molto senso applicare le regole del 2 tempi al motore 4 tempi che come noto ai più.........ci ha le valvole.
Inoltre più sopra si faceva riferimento al sensore ad ossigeno (sonda lambda) per monitorare la carburazione, in teoria si può fare, basterebbe prendere una sonda lambda allo sfascio ed una vecchia centralina (ingombri 5cm x 8 x 3 circa) per alimentazione gpl tipo "lambda control", alcune avevano tre led che ti indicavano direttamente il grasso il giusto ed il magro, roba che per 20 euro porti via tutto, secondo me si trovano ancora e assicuro che sono di semplice installazione; la sonda andrebbe però montata dopo la confluenza dei collettori e dovrebbe essere del tipo a quattro fili (due per la resistenza riscaldante data la distanza dal cilindro)

Carburazione con analisi gas di scarico 07/04/2015 23:27 #7481368

  • Juza
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superasso ha scritto:
pgc580 ha scritto:
Juza ha scritto:
Ma i geni della Mikuni, mi domando continuamente, non potevano mettere dei rimandi flessibili esterni per le regolazioni?!! maledetti, non sarebbe costato nulla fare lo stampo predisponendoli.
I geni della Mikuni fanno carburatori, e li equipaggiano come li chiede il cliente, in questo caso Yamaha
Se l'avessero chiesto, ci avrebbero messo pure la vite del minimo comandata dalla voce del pilota via Bluetooth
La Yamaha ha creato una moto che davvero richiede pochissimi interventi, è affidabile e duratura, e anzi meno ci si mettono mani inesperte e meglio è.
Certo, si deve partire dal presupposto che la moto sia originale, in questo caso se si guardano (nel senso letterale del termine, non "si toccano") i carburatori una volta l'anno durante l'inverno è già molto

Se invece ci ha messo le mani qualcuno cambiando questo e quello con roba più o meno artigianale e scelta a muzzo, allora è problematico venirne a capo
Una moto come la ST 750 non è un Califfone anni '60, ma un bicilindrico 10 valvole con contralberi da quasi 100 CV/litro, frutto di studi durati anni da parte di legioni di ingegneri, collaudatori e reparti esperienze, che dispongono di attrezzature enormi, come si fa a pensare di migliorarla da soli in uno scantinato?
Al massimo si riesce a mettere una pezza se si è rotto qualcosa

parole sante...........aggiungo anche che non ha molto senso applicare le regole del 2 tempi al motore 4 tempi che come noto ai più.........ci ha le valvole.
Inoltre più sopra si faceva riferimento al sensore ad ossigeno (sonda lambda) per monitorare la carburazione, in teoria si può fare, basterebbe prendere una sonda lambda allo sfascio ed una vecchia centralina (ingombri 5cm x 8 x 3 circa) per alimentazione gpl tipo "lambda control", alcune avevano tre led che ti indicavano direttamente il grasso il giusto ed il magro, roba che per 20 euro porti via tutto, secondo me si trovano ancora e assicuro che sono di semplice installazione; la sonda andrebbe però montata dopo la confluenza dei collettori e dovrebbe essere del tipo a quattro fili (due per la resistenza riscaldante data la distanza dal cilindro)

Sono ancora convinto che i rimandi esterni sarebbero stati largamente benedetti. fidati.
non esiste un controller più preciso di quello che indicavi nel post? in questo modo si potrebbe effettuare la misurazione "per cilindro" posizionando la sonda dove c'è il buco filettato sui collettori di scarico poco distante dai cilindri.
Ho letto qualcosa in merito all'utilizzo del tester collegato alla sonda lambda, qualcuno ha esperienza in merito?

Juza
Runnata.

Carburazione con analisi gas di scarico 16/06/2015 11:34 #7490927

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ciao juza.... sei stato alla revisione della moto? io ne ho una della stessa data e durante le misurazioni del CO ho notato che avevano difficoltà a far salire il CO ai valori richiesti dalla norma..... quindi sicuramente inquino molto meno.... almeno credo.... a meno che non cerchino valori elevati per comparare i giri motore con percentuale di CO e con ovvia e completa bruciatura del carburante....(cosa che penso tu stia cercando) comunque oggi le revisioni sono molto meticolose (almeno da noi) basta poco per non passare e ti fanno pure la foto targa anti frode per sicurezza....... it

Carburazione con analisi gas di scarico 20/06/2015 02:01 #7491461

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Quello che ha un valore MINIMO è il CO2, non il CO... Un valore di CO2 troppo basso indica varie cose, ad esempio troppa aria (che "diluisce" i fumi), o combustione incompleta per poco ossigeno (in questo caso però il CO è alto).
Il CO si forma quando manca ossigeno, perchè ogni atomo di carbonio dovrebbe prendersene due di ossigeno. Ma se manca, se ne prende uno solo, e si genera il CO, che è molto velenoso. Il CO2 invece è sostanzialmente inerte, quindi una moto a posto ha tanto CO2 e poco o nulla CO.
Quindi CO2 deve essere MAGGIORE di un valore minimo, mentre CO deve essere MINORE di un valore massimo.
Angelo Farina, PARMA
www.angelofarina.it
Moto: XT600Z 1VJ (1987), XT600E 3TB (1990), XTZ660 3YF (1992), Husqvarna TE-450 (2007), una decina di vecchie Fantic
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