....il loro paese era divenatato povero ed incasinato....la gente si lamentava in continuazione e certi valori andavano perdendosi nei mille problemi e nelle mille difficoltà del quotidiano.
Tra quella gente c'era chi per tanto tempo aveva sognato...sperato di potere un giorno vedere evolversi la passione che tanto aveva animato i bei anni scorrazzando a destra e manca nei ritagli di tempo strappati al duro lavoro....ma non fu così.
Una maledetta crisi simile ad una guerra aveva brutalmente cancellato il dolce pensiero di potere ancora una volta cavalcare quanto di meglio la mente umana potesse concepire sulla base di 2 sole ruote tassellate.
Fu così che un gruppo di valorosi, riscoperti i veri valori per cui ne vale la pena spaccarsi la schiena.....decisero che qualcosa da raccontare ai propri nipoti la volevano a tutti i costi.
Il popolo del sol levante angosciato dalla generale situazione sembrava ormai incapace di reagire con passione ed orgoglio all'incalzante situazione e sembrava progressivamente gettare la spugna.....
Mai piu si sarebbe udito il rombo del potente bicilindrico con il 2 in uno, o almeno così sembrava.
Ma fu proprio dalla terra dello stivale, quella che diede i natali a Rossi, Agostini, Meoni, De Petri e mille altri valorosi che un'altro gruppo di coraggiosi faceva capolino e cercava determinato di uscire allo scoperto....non per soldi....non per il successo ma per la pura passione del mezzo in cui per tanti...tanti anni avevano affidato i loro sogni e le loro emozioni.
Fu così che si organizzarono, fecero un raduno per stabilire le loro competenze....cosa gli serviva, il dove il come ed il quando.
Dalle ormai storiche matematiche dell ST XTZ, come fossero le tavole dei comandamenti, lavorando sodo e aiutati dal popolo del sol levante modellarono sulla storia delle proprie esperienze il mezzo piu incredibile che mai si vide a memoria di endurista: il MAXITENERE' 1000.
Il gruppo lavorave sodo.....risolvevano problemi uno dietro l'altro: progetti, costi, industrializzazione, produzione, after market.....marketing, immagine, gare, assistenza.....
Ci vollero anni.......ma alla fine il risultato delle loro sofferenze fu qualcosa di talmente unico ed emozionante che chi guida quel tipo di moto non può far altro che averne un rispetto profondo.
Ed ancora oggi....di quei valorosi che non avevano voluto abbandonare le propria passione la gente ancora parla, raccontano che da qualche parte nonostante siano passati tanti anni, esistono dei cavallieri solitari in sella ai loro esemplari quasi unici, realizzati in tante notti insonni di quando tutto sembrava ormai perduto.....
ma loro non c'erano stati.
Da dove cominciamo??